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Scrivere la Tesi con ChatGPT: 5 Consigli per non Farti Scoprire

Ormai molti, troppi studenti usano ChatGPT per scrivere la tesi di Laurea, ma pochi sanno che se vengono scoperti dal professore rischiano di essere denunciati o vedere annullata la propria laurea.

Infatti per le università italiane usare ChatGPT o altre Intelligenze Artificiali per scrivere la tesi è considerato allo stesso modo del plagio.

E come per il plagio, ogni università usa software professionali che identificano facilmente se un testo è stato scritto da una IA.

Ma come ogni strumento, l’intelligenza artificiale non va demonizzata ma solo usata bene.

Ecco allora i nostri 5 consigli per usare ChatGPT al meglio, senza farti scoprire e anzi migliorando davvero la qualità della tua tesi.

1. Non fare copia / incolla: espandi e riscrivi!

Puoi chiedere a ChatGPT di creare delle bozze su un argomento che già conosci, facendogli domande molto specifiche. Ma quando ricevi il testo non devi fare copia – incolla nella tesi: devi assolutamente rileggerlo bene, riscriverlo con le tue parole, aggiungere esempi concreti, fonti reali e riflessioni personali. In questo modo la versione finale della tesi sarà un testo nuovo, che integra le informazioni raccolte dalla IA con le tue conoscenze e considerazioni sulle materia.

2. Verifica sempre il testo finale con un Programma Antiplagio

Anche se hai riscritto completamente il testo iniziale fatto da ChatGPT, per non rischiare che venga identificato come plagio dai controlli della tua università è meglio controllarlo tu stesso prima di inviarlo al professore. Anche se le università italiane usano programmi antiplagio come Turnitin e Compilatio che non sono disponibili agli studenti, esistono altri software professionali compatibili come PlagioScanner e Zero Plagio che identificano allo stesso modo l’uso di IA nella tesi. In questo modo puoi scoprire subito se la tua tesi rischia di essere segnalata per uso di ChatGPT e correggere le parti identificate per evitare problemi.

3. Seleziona e fornisci le tue fonti verificate

Quando chiedi a ChatGPT di scriverti la bozza di un capitolo, forniscigli tu le fonti da cui prendere le informazioni: link di siti web affidabili, documenti in PDF o anche i tuoi appunti che hai riscritto su un file Word. In questo modo sei sicuro che le informazioni usate siano corrette, visto che le attuali intelligenze artificiali ancora fanno errori gravi e inventano dati inesistenti: se non conosci bene l’argomento di cui parlano, rischi di fondare la tua tesi su contenuti sbagliati che il tuo professore può facilmente scoprire.

4. Evita lo stile artificiale

Un testo creato da ChatGPT ha uno stile riconoscibile: un ritmo regolare delle frasi, la scelta di parole inusuali, una simile struttura dei paragrafi. Questo “linguaggio artificiale” è facilmente identificabile dai programmi Antiplagio ma anche il tuo professore può sospettare qualcosa. È quindi importante usare uno stile più umano e reale: taglia le frasi troppo lunghe in altre più brevi e colloquiali, cambia le parole che non useresti mai in un testo con quelle che sono invece più comuni, cerca di notare possibili strutture che si ripetono nei paragrafi per diversificarle.

5. Comprendi bene l’argomento

La tesi di Laurea è un lavoro che ti serve per conoscere a fondo l’argomento di cui tratta, poiché sarà proprio l’argomento su cui ti faranno delle domande durante la sessione di Laurea. Se lasci fare tutto a ChatGPT senza preoccuparti di aver compreso quello che ha scritto, rischi problemi gravi durante la discussione della tesi. Devi essere sempre in grado di spiegare bene a voce quello che inserisci nella tesi, e se hai qualche dubbio sui contenuti scritti dalla IA è importante fare una ricerca specifica per chiarirti le idee prima di consegnare la tesi.

Con il passare degli anni ChatGPT sarà uno strumento sempre più normalizzato nelle università, ma questo non significa smettere di ragionare: anzi, proprio grazie all’aiuto delle IA hai la possibilità di avere più tempo per pensare a un argomento, riducendo invece quelle attività meno stimolanti (come la creazione delle bozze da fonti che hai già letto).

Se hai qualche dubbio sull’uso di ChatGPT nella tua tesi di Laurea mandaci un messaggio: saremo felici di aiutarti con la nostra esperienza e gentilezza.

Ricorda sempre che chiedere aiuto è un tuo diritto

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